Il nostro viaggio in Perù 2022

Scopri dove mangiare tipici piatti peruviani

Quest’anno abbiamo deciso di andare in Perù a trovare i miei genitori e insieme a loro fare un bel tour per scoprire le bellezze del mio Paese non solo turistiche ma anche gastronomiche: scopri dove mangiare tipici piatti peruviani.

Esistono moltissimi itinerari per visitare il Perù il più famoso è quello che parte da Lima, poi si arriva al deserto della Huacachina, si prosegue per Nazca e poi Arequipa, dopodichè si lascia costa per addentrarsi nell’altopiano e si va a Puno; visitato il lago Titicaca si viaggia verso Cusco e si visita la città più famosa di tutto il Perù con le sue bellezze storiche che ci sono nei dintorni come Machupicchu.

Questo è un itinerario che richiede tra i 15 e  i 20 giorni, noi ne avevamo molti meno perchè parte della vacanza la volevo passare nel mio paesino natale vicino Nazca quindi abbiamo deciso di creare un itinerario nostro accorciando quello più famoso.

Il video che vedete ovviamente riprende il viaggio che più o meno è durato 6 giorni, il restante della vacanza infatti l’abbiamo passato nel mio villaggio a rilassarci.

Itinerario di viaggio in Perù

Giorno 1 

Arrivo a Lima

Giorno 2

Si viaggia verso Nasca e ci si ferma a Pisco a visitare l’azienda vinicola Tacama.

E’ l’azienda vinicola più antica del sudamerica e oggi una delle più grandi e famose a produrre il famosissimo Pisco.

Cos’è il Pisco?

Il Pisco è il distillato più bevuto in Sudamerica, è paragonabile alla grappa in Italia, infatti entrambi derivano dallo stesso frutto: l’uva. Ciò che li differenzia è il processo di produzione, la grappa si fa con le vinacce, il pisco con l’uva.

Visivamente sono uguali, entrambi appaiono come una bevanda trasparente, al naso il profumo sprigionato è molto simile, al gusto invece iniziano a sentirsi le prime differenze, ma non volendo incappare in qualche errore lascio a voi provare per trovare sia le similitudini che le differenze a livello sensoriale.

Il procedimento per ottenere il pisco

Come detto il pisco viene prodotto dall’uva, ma non dalle vinacce (torsoli e scarti provenienti dalla spremitura dell’uva nella produzione del vino), ma direttamente dal mosto ottenuto dalla prima spremitura del vino.

Insomma la prima parte della produzione, vendemmia e spremitura è la stessa del vino.

Una volta ottenuto il mosto lo si mette a bollore (75°), i vapori entrano nella serpentina raffreddata che farà condensare il vapore facendolo tornare in forma liquida.

Seguirà una seconda distillazione.

Dopo le distillazioni il pisco viene messo a riposo in autoclavi di acciaio in modo da non subire alterazioni nel gusto (la grande differenza col brandy che invece viene messo in botti di legno).

Alla fine dopo minimo 3 mesi di autoclave viene imbottigliato.

Tipologie di Pisco

Le varie tipologie di pisco sono sostanzialmente 3 e differiscono per la tipologia di uva utilizzata.

Pisco Moscatel: deriva dall’uva Moscatel; è un pisco dai sentori delicati.

Pisco Quebranta: E’ quello che deriva da un’unica varietà di uve (quebranta), viene utilizzato come base per i cocktail, ad esempio il famoso Pisco Sour o il Chilcano. Ha un carattere più forte e più struttura rispetto il Moscatel.

Pisco Acholado: E’ quello derivante da una grande varietà di uve, aromatiche e non, è la varietà più famosa e utilizzata in Perù.

Deriva dalla parola “cholo” ovvero un soprannome che veniva dato alle persone che lavoravano nelle antiche aziende vitivinicole.

Potete trovare su amazon il pisco a questo link (comprando direttamente da questi link amazon ci riconoscerà una piccolissima percentuale a noi, un piccolo modo per aiutarci a continuare a investire un po’ del nostro tempo nella promozione della cultura enogastronomica peruviana):

Pisco Queirolo Acholado: https://amzn.to/3T2CEtb
Tacama Pisco Demonio De Los Andes: https://amzn.to/3CiucQQ

Per visitare l’azienda Tacam ci sono varie tipologie di tour che potete trovare a questa pagina.

Noi abbiamo fatto il tour tradizionale, che consigliamo, molto interessante.

Giorno 3

Il terzo giorno arriviamo a Nazca, luogo dove ammirare le incredibili e misteriose linee di Nazca.
Nella strada principale all’altezza delle linee ci sono delle strutture alte una decina di metri che permettono di vedere questi simboli dall’alto.
Altrimenti potete fare un giro in aereo, esistono vari tour organizzati che partono da Nazca città.

Giorno 4

Arriviamo ad Atico, una città che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Qui ci fermiamo da mio zio che ci prepara un ceviche incredibile.
Se vuoi scoprire come preparare il ceviche vai alla mia ricetta.
Lungo tutta la costa Pacifica ci sono moltissime cevicherie dove poter provare questo piatto famoso in tutto il mondo.
Consiglio vivamente di mangiarlo in costa perchè il pesce di mare è migliore e più indicato per questo piatto.

Giorno 5

Arriviamo ad Arequipa.

Prima di arrivare ad Arequipa abbiamo fatto tappa al Districto di Majes, proprio sulla strada si trovano moltissimi negozi che vendono latte, latticini, e noi abbiamo preso dello Yogurt.
Questa zona è famosa per il latte, infatti è presente una delle maggiori fabbriche di latte: il latte Gloria.
Arequipa è una delle più grandi città del Perù e anche una di quelle fondate dagli spagnoli, viene chiamata la città bianca perché il centro città anticamente venne costruito con una tipologia di pietra, il silar, di colore bianco, simile al tufo.
A proposito del silar siamo andati a visitare le cave dove anticamente si estraeva questa pietra, è una passeggiata di mezz’ora circa, dove si possono ammirare alcune sculture fatte in silar da artisti locali.

Giorno 6

Dopo Arquipa siamo andati ad ammirare una delle bellezze naturalistiche più affascinanti del Perù: il Canyon del Colca.
In questo luogo meraviglioso se si ha fortuna si può osservare il volo del condor, e noi abbiamo avuto questo onore.

Giorno 7

Avevamo programmato la visita alla montagna dei 7 colori, ma purtroppo proprio in quei giorni i villaggi che danno accesso alle 2 strade che portano alla montagna erano in protesta contro il governo per ottenere una remunerazione, e quindi non ci hanno lasciato passare.

Sarà per la prossima volta, peccato.

Dove mangiare a Arequipa

Per mangiare a Arequipa consigliamo assolutamente La Benita di Charcato.
Ne esistono 3 sparsi per Arequipa, ma quella di Charcato è l’originale il primo, quello più antico e quindi anche quello dove teoricamente si mangia meglio.
La Benita è una picanteria quindi un ristorante dove si possono trovare piatti misti con un po’ di tutto. Infatti il termine picanteria deriva da picar, ovvero sbecchottare o assaggiare.
Scopri dove mangiare tipici piatti peruviani.

Giorno 8

L’ottavo giorno si va a Cusco.

A Cusco si possono fare tantissime cose in quanto nei dintorni ci sono moltissime mete turistiche.
Ovviamente consiglio una visita a Macchu Picchu, che richiede comunque un paio di giorni perchè bisogna andare a Ollantaytambo lasciare giù la macchina e prendere il treno per Aguas Calientes, dove ci si ferma a dormire e poi la mattina presto si prende il pulmino per Macchu Picchu; noi questo tour l’avevamo già fatto 2 anni fa, quindi quest’anno non l’abbiamo ripetuto.

A Cusco siamo andati a vedere delle rovine che si trovano sui monti proprio sopra la città:

• Tambomachay
• Puka Pukara
• Q’enco

Per visitare questi tre parchi archeologici ci siamo rivolti ad un tour organizzato, che in mezza giornata ci ha portato in tutti e 3.

Dove mangiare a Cusco 

A cusco come ristorante consigliamo la Cusqueñita, è un tipico ristorante di cucina Cusqueña.

Il piatto più buono per me è stato la lingua di vacca al sugo col purè.

Da bere consiglio la Chicha di jora, una bevanda fermentata al gusto di mais, molto simile alla chicha morada, ma essendo fermentata è alcolica.
A Cusco non potete non andare a fare una visita al mercato di San Pedro.
Potete trovare qualsiasi tipo di souvenir vogliate, dalle classiche maglie con ricami tipici peruviani, alle foglie di coca, ai piccoli presepi con personaggi tipici peruviani. E’ molto bello perdersi dentro il mercato.
Il mercato di San Pedro è anche il posto giusto dove fermarsi a mangiare, è pieno di piccoli stand dove delle signore di prepareranno del buonissimo cibo peruviano.
Noi ci siamo fermati in uno e abbiamo mangiato:

El arroz a los pobres: un piatto fatto con riso, patatine fritte, straccetti di manzo, wurstel, simile al lomo saltado, ma con più ingredienti.

Una birra negra Cusqueña.

La birra Cusqueña è super bevuta in Perù, esiste di tutti i tipi bionda o rossa, ma secondo me la più buona è la negra!
Alla vista è simile alla Guiness (un po’ meno nera), ma il gusto è molto differente, è più dolce e per niente amara. Noi peruviani la mischiamo anche con un po’ di Coca Cola.
Purtroppo è quasi impossibile da reperire in Italia, ma se volete ordinarla scriveteci e cercheremo di mandarvela.

Giorno 9

Di ritorno a Nasca siamo passati per la riserva nazionale di Pampa Galleras.
Qui si possono ammirare allo stato brado i lama, gli alpaca e le bicugne (animale presente nello stemma del Perù, infatti è protetto da una legge che non permette l’allevamento al di fuori del Paese).
La cittadina più grande che si incontra è Puquio, consiglio di fermarsi al mercato e mangiare una bella zuppa di cordero.

Giorno 10

Ritorno a Nazca e al mio paesino sperso per le montagne.

Spero che questo itinerario possa essere di ispirazione, per ulteriori informazione non esitate a contattarmi, scopri dove mangiare tipici piatti peruviani.

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